E' quasi un mese, che son qui.
Che son partita il 18 di Agosto.
E domani é il 18 di Settembre.
E non so dire se mi sembra tantissimo o appena ieri.
Penso che questo sia un buonissimo segno: quando si vive intensamente il reale, il tempo te lo senti addosso esattamente per quello che è. Non senti il peso di quello che è passato. Non avverti la pressione di quello che deve ancora venire.
Che non significa che non si viva la nostalgia e l'attesa. Ci sono entrambe. Ma, diciamo, non sono le coordinate decisive.
É piú decisivo l'ora.
É molto piú...pieno, ecco, sí, pieno.
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