Devo fare alcuni rammendi e mi serve ago e filo.
Voglio dire: mica niente di così trascendentale, semplicemente un ago e del filo nero, di cotone, normalissimo.
Cerco al supermercato: niente.
Cerco al supermercato più grande: niente.
Chiedo nella drogheria sotto casa: niente. Peró - dice - qui a fianco c'é una lavanderia. Vendono anche articoli come quelli.
Perfetto - penso -, trovato.
Entro in lavanderia e chiedo ago e filo.
La signora dietro al banco, gentile, sorride e mi chiede: il filo, che colore?
Io dico: nero.
Ah, no - indicando la scatola piena di spolette di fili coloratissimi- ...il nero e il bianco, non li teniamo.
Ora.
Io dico.
Si può sapere che cavolo gli danno da mangiare ai colombiani, da bambini???
(La mia collega Michela sostiene sia colpa delle patate).
No, perchè, davvero. Io sono anche disposta a confrontarmi con altri tipi di logiche, culture, selezione di criteri o impostazioni.
È l'assenza totale di buon senso a sconcertarmi.
Non sarà certo la fine del mondo, tantomeno di un new world, rammendare con un filo di colore diverso.
RispondiEliminaCerto che non è la fine del mondo!
EliminaEra solo per dire che, da queste parti, le cose semplici non esistono.
Mai.
Ma proprio mai.
questa è veramente epica! XD
RispondiEliminaprendilo giallo! è il colore del sole, dell'allegria e anche della pazzia, dicono.
"ora la tua ti può sembrare una sciagura che ti complica la vita, ma sai... godersi i momenti felici facile. Non che la felicità sia necessariamente semplice."
RispondiEliminaP. Cameron - Un giorno questo dolore ti sará utile
Buon rammendo...ma io sceglierei il verde! ;)