Ho scoperto perché da queste parti la pasta fa davvero schifo.
Sì, anche se è la barilla che ti è arrivata in regalo direttamente dall'Italia.
Sì, anche se la cucini tu, italiana, con ingredienti italiani.
E sì, anche se io in realtà in questi giorni mica posso mangiarla.
Il punto è puramente fisico.
O chimico.
Insomma, scientifico.
È che siamo (ricordiamocelo) a 2.800 metri.
E a questa altitudine l'acqua non bolle.
O meglio, bolle in tempi diversi rispetto a quelli italiani.
E bolle peggio, per cui, anche se alla fine bolle, quando ci butti la pasta ci mette un sacco di tempo a riprendere la temperatura di ebollizione che serve a cuocere bene la pasta.
Il risultato finale è che sempre (sempre), rimane stracotta fuori e quasi cruda all'interno.
Son tragedie, queste, non dite di no.
Il punto è che quando bolle è più fredda (circa a 90°C anziché a 100°C, a quelle altezze)! Deve essere una cosa davvero terribile la pasta crudascotta...
RispondiElimina@ilaria: terribile, confermo. Accidenti alla scienza.
Elimina(Io avevo già commentato, ma non lo so, boh, forse no, ricommento)
RispondiEliminahttp://luby78.blogspot.it/2011/02/pasta-in-pentola-pressione-tempo-e.html
profe!!! bisogna usare la pentola a pressione... ;)
RispondiEliminala fisica aiuta!!
un bacione
mc