Stanotte alle due sono stata svegliata da un mal di denti atroce.
Sì, lo so, è colpa mia.
La mamma di Juliana alla fine non l'ho mai chiamata e ho rimandato la cosa e sono un'imbecille e via dicendo.
Mi cospargo di ceneri il capo (che, tra le altre cose, è anche quasi liturgicamente il tempo) e faccio pubblica ammenda.
Oggi telefono a un dentista.
Oggi.
Non domani.
Oggi.
Lo giuro.
(Detto con estrema, assoluta convinzione mentre ingoia l'ennesima pastiglia di nimesulide).
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