domenica 7 luglio 2013

di pianto e riso


della festa di ieri sera non riesco a raccontarvi, se non per cenni.
chè è stata una cosa grande, bella, così grande e così bella che io proprio non me lo sarei mai aspettata, ma mai e poi mai, intendo.

c'erano amici, parenti, famiglie, colleghi, c'erano tutti o quasi tutti.

è pure arrivato Daniel, uno dei miei alunni super preferiti di quest'anno, che non speravo venisse e invece c'era e quando l'ho visto entrare mi è venuto da piangere un sacco ma non l'ho fatto.

poi avevano preparato per noi dei video, bellissimi e quello alla fine era anche commovente, ma proprio che lì invece non ce l'ho mica fatta e ho pianto come una fontana.

poi in mezzo abbiamo cantato un sacco e ci hanno fatto fare dei giochi sul palco e noi abbiamo riso fortissimo e siamo state brave e ridicole eccetera.

e ci hanno fatto un sacco di regali. fiori, tequila, bigliettini fatti a mano, libri, dolci, di tutto e di più.

io vorrei raccontare tutto e con ordine ma non posso, perché è stata una cosa così grande e bella che a provare a raccontarla non ci riesco e poi se no mi viene da piangere di nuovo.

allora poi invece stamattina sono andata in centro con Richard, Juli e sua mamma e mi hanno portato a vedere il Museo dell'Oro e il Museo Botero, che, voglio dire, sono praticamente gli unici due musei di Bogotà e mica potevo andarmene senza visitarli, vi pare?

Domattina la mamma di Juli ci insegna a fare i patacones, che sono una delle cose buone buone buone che si mangiano qui e che in Italia mi sa che è difficile, perché ci vuole il platano, che mi sa che in italia si trova difficile o proprio non si trova.

son giorni di pianti e risa fortissimi che mi riempiono la gola, la testa e tutta l'aria che ho attorno.
a volte mi sembra di guardare le cose come se volessi mangiarmele tutte.

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