giovedì 4 luglio 2013

Se fossi una regista, per esempio.

Ieri sera, che era già buio e stavamo andando a cena da Sandra e Luza e passavamo a prendere un dolce, a un certo punto mi sono trovata davanti a questa scena incredibile:

Un ragazzino, che avrà avuto 8 o 10 anni al massimo, in braghe corte e maglietta e un pallone da calcio. C'era il marciapiede di questa strada trafficatissima e tantissime persone che camminavano avanti e indietro e lui si metteva in un punto della strada, col pallone fermo sotto il piede destro, guardava dritto e poi via.
Cominciava a correre con il pallone tra i piedi dribblando tutte le persone che incontrava.
Arrivava alla fine della strada, si voltava, stava fermo tipo un minuto e poi ricominciava, affrontando nuovamente il dribbling estremo tra i passanti.

Una cosa di quelle che avrei voluto fotografare o filmare che, se, metti, facessi la regista, troverei sicuro il modo di metterla, una scena così, nel mio film.

Poi stamattina, che siamo uscite da scuola per andare in banca a sbrigare faccende, a un certo punto c'era questo giovanotto, sotto una casa, che fischiava e guardava in alto. E dopo, da una finestra, si è affacciata una ragazza coi capelli lunghissimi neri e un sorriso grande così. E anche lui ha sorriso, quando lei è apparsa.

Io vorrei fare la regista solo per poter mettere scene come queste nei miei film.

Allora poi ho pensato che questo mondo è proprio bello.
Ci sono cose, in questo mondo, che puoi vedere, che valgono proprio la pena di aprire gli occhi alla mattina.
Punto.

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