domenica 26 agosto 2012

il pericolo è il mio mestiere

il problema è il seguente: che io non ho assolutamente il senso del pericolo.

Si potrebbe dire che sono...ingenua? ...sprovveduta?...leggermente incauta?

Insomma, il fatto è che Bogotà è una metropoli gigantesca.
E soprattutto è una città molto pericolosa.
Che io, quando me lo dicevano, pensavo: e vabbè, e chessssarà mai....esagerano!

In effetti anche andando in giro per le strade non è che sembri così.
C'è sempre in giro tantissima gente e le persone sembrano muoversi tranquillamente e via dicendo...
In effetti però non è così.
Il tasso di "delinquenza" (scippi, accoltellamenti, violenze...) è altissimo. Anche nelle zone della città che si potrebbero definire "tranquille" o "benestanti".

Apro una parentesi:
[ Bogotà è una città enorme ed è divisa, diciamo così, in settori.
I settori sono divisi secondo un criterio economico. Sostanzialmente se abiti nel settore uno sei un poveraccio e fai praticamente la fame. Se abiti nel sei sei un super ricco di quelli con la porche e la piscina sul tetto di casa. La mia scuola, per capirci, è nel settore cinque. Io vivo nel settore quattro, che non è male ma non è nemmeno il massimo. A seconda del settore in cui vivi, ad esempio, i servizi come acqua, gas, luce costano diversamente: se abiti nel settore sei li paghi come oro...che a me questo sistema mi sembra assurdo, ma comunque. diciamo che le parti più povere della città sono a sud, quelle più ricche a nord]

detto questo.
In effetti capita di incontrare spesso, camminando per strada, soggetti, diciamo...originali...che frugano nella spazzatura o hanno un aspetto poco...accogliente.

Il fatto è che in giro da soli è meglio non andare.
Mai.
Soprattutto se sei una donna.
Soprattutto se non sei colombiano, perchè sugli stranieri si gettano come pesci sulle esche.

Quindi la regola è del tipo:
- non devi mai andare in giro da sola, specialmente dopo il tramonto (sei e mezza di sera)
- quando sei per strada non devi parlare in italiano.
- quando sei in taxi (che qui si usano tantissimo e costano poco) o sui mezzi pubblici stai zitta e non parlare, punto.
- quando prendi un taxi non farti mai lasciar giù davanti a casa (potrebbero segnarsi dove abiti)
- meglio chiamare un taxi da un numero di casa, non prenderlo in strada (così il tassista sa che c'è qualcuno che sa che tu hai preso quel taxi...non so se rendo l'idea)
- non fare cose molto stupide del tipo: estrarre dalla borsa la tua macchina fotografica nikon o l'iphone e metterti a scattare fotografie con la faccia da turista (ho conosciuto un ragazzo che l'ha fatto ed è stato accoltellato in meno di cinque minuti).
- portarsi in giro pochi soldi alla volta.

e via dicendo, insomma.

Il concetto è che il livello di guardia deve sempre essere molto alto.
E che quando vai in giro bisogna davvero stare molto molto attenti.

Io sto facendo un po' di fatica, su questo.
Un po' perchè non è da me.
Un po' perchè mi sento a disagio: capisco che devo tenere una posizione profondamente contraria a quella che avrei "naturalmente".

Perchè io quello che desidero, istintivamente, sempre, è che l'altro che incontro sia un bene, non un nemico.
Che mi possa portare qualcosa di buono, non che mi possa ferire.
Insomma. Capisco che devo imparare a non essere ingenua, ma d'altro canto mi sembra che questo aspetto induca una posizione di continuo "sospetto" nei confronti degli altri e della realtà che ti circonda che, ecco, non mi piace.
E punto.
Me ne farò una ragione, dato che alla pelle, comunque, ci tengo.

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