mercoledì 29 maggio 2013

Una volta all'anno (se va bene)

Ieri mi é successa una cosa che in genere, all'insegnante medio, accade tipo 1 volta all'anno (se va bene).

O comunque, magari ad altri succede più spesso, non so, insegnanti migliori di me (quasi tutti), però, insomma, a me accade circa con quella scadenza lí (una volta all'anno, forse, se va bene).

Il fatto è il seguente: finisco una lezione in terza media, su Uomo del mio tempo, di  Quasimodo.
Alla fine della lezione, mentre sto sulla porta ad aspettare il collega che sarebbe entrato dopo di me, Isabella mi si avvicina e, quasi sotto voce, come vergognandosi, mi sussurra, tutto in un soffio: "grazie prof, ha fatto una lezione bellissima".

Quando questo accade (una volta l'anno, forse, se va bene) io rimango sempre a bocca aperta e imbarazzata e non so mai bene come reagire.
Se dire prego o grazie anche io o non so bene cos'altro.
Così in genere alla fine non dico niente, sorrido, mi impappino e forse arrossisco anche.

Dopo, sempre (quella volta all'anno, se va bene, in cui questo succede) me ne cammino per il corridoio della scuola come volando, leggerissima e con i pensieri chiari, illuminati dalla gratitudine.

Chè il mio lavoro, spesso, è senza gratitudine. O meglio. La maggior parte delle volte è una gratitudine sommessa e invisibile, che cresce sottoterra come un tubero e in genere ci vogliono degli anni, prima che si decida a uscire allo scoperto in un germoglio verde vivo.

Ma quando invece succede così, ti senti come nella fiaba della pentola magica: semini e di colpo vien su una pianta altissima e tu, da lí in alto, sei vicinissima al cielo.

2 commenti:

  1. Anch'io, un paio di volte in 3 lunghi anni, ho detto una cosa così, a un prof. di filosofia. (uno giovane e carino che conosci anche tu)
    È bello sapere quanto possono essere importanti due parole.

    PS. Tu secondo me alla gente che legge fai venir voglia di provare a fare l'insegnante.

    F.

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    1. ecco. tu sei proprio tenerissima, grazie, sorrido.
      i

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