giovedì 2 maggio 2013

Binari linguistici

In questi giorni mi rendevo conto di una cosa.

Parlare due lingue è una faccenda interessantissima (non riesco nemmeno a immaginare chi ne parla tre o quattro o più...che fortuna...).

Nel senso che mi sono proprio accorta che è una di quelle cose che, fisicamente, quasi, ti spalanca il cervello.

Quando parlo in spagnolo mi accorgo che è come se nella mia testa si aprisse un altro mondo.
La sensazione, a volte, è quella di avere una specie di ferrovia nel cervello, con due grandissimi binari.
A volte mi capita di pensare in spagnolo e poi di parlare in italiano o viceversa.
Continuamente sento i meccanismi del mio cervello fare click, come attivassero una leva di scambio gigantesca, per passare da una lingua all'altra.

E non è solo questo, è proprio che mi accorgo che cambio il modo di percepire alcune realtà.
Il fatto di chiamarle diversamente o la struttura sintattica che serve a dire una cosa e magari è diversa dalla struttura che uso normalmente in italiano, fa proprio in modo che a quella cosa tu pensi in maniera diversa.
Sostanzialmente diversa.

Non lo so se rendo l'idea.
Magari tra un altro po' di tempo riesco a spiegarvelo meglio.

Poi vabbè, l'inconveniente invece è che a volte quando parlo mi vengono fuori parole che non sono nè spagnole nè italiane, ibridi lessicali che fanno ridere e basta.

Tutto ha un prezzo.

1 commento:

  1. Assurdamente bello.

    F. (che di lingue ne parla 4 - o almeno ci prova)

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