lunedì 22 aprile 2013

Hoy me quedo contigo.

La mattina, quando arrivamo a scuola (all'alba, vi pregherei di ricordare), quando arrivano tutti i ragazzi e bambini dalle rute, noi siam lì ad aspettare che suoni la campana e a controllare che, nel frattempo, non si uccidano fra loro, sostanzialmente...

Stamattina ero lì che li osservavo e Pablo, 4 o 5 anni e, credo 70 centimetri di altezza o poco più, mi si avvicina, mi abbraccia e mi dice, sorridente: "hola! Hoy me quedo contigo, sì?!" Che tradotto significa: ciao, io oggi voglio stare con te, va bene?

Volevo dirvi che mi sono commossa.
E che sarebbe così grande la vita e tanto più semplice, se fossimo più capaci, come un bambino di quattro anni, làddove riconosciamo la bellezza, una simpatia, qualcosa di grande per noi, di dire: io oggi voglio stare con te.
E farlo, davvero. E non rinunciarvi.

Come si riempirebbe, la vita, di cose grandi e meravigliose.

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