mercoledì 24 ottobre 2012

Come potete vedere dalla foto qui sotto, Halloween da queste parti è un must.

In questi giorni sono comparsi, ovunque, e per ovunque intendo ovunque (supermercati, vetrine dei negozi, scuole, perfino negli androni dei palazzi...), immagini, festoni, mostri, fantasmi, zucche, ragnatele, cose orrende.
Dappertutto.

Qualche anno fa, quando nel collegio in cui insegno hanno cominciato ad esserci le scuole medie i ragazzi sono andati dalla preside e le hanno detto: vogliamo festeggiare Halloween.
La preside ha chiesto: e cosa proponete di fare?
E loro: potremmo chiudere tutti in una stanza molto buia e poi li spaventiamo.

È vero: non la puoi cambiare, una cultura. Non dall'oggi al domani. Non estirpando tradizioni o usanze in maniera violenta.
Però puoi proporre qualcosa di nuovo.
La mia preside, nella tal occasione, ha detto: ragazzi, mi sembra che sia più interessante guardare qualcosa di bello, invece che vivere lo spavento e la paura.

Così ha proposto che, in occasione di Halloween, nel collegio si festeggiasse, sì, ma con la bellezza, non con la paura.

E fu così che nacque Mascherine. Uno spettacolo che si fa l'ultima settimana di ottobre (cioè questa) in cui i ragazzi imparano canti e balli della tradizione colombiana e altri della tradizione italiana. Si mascherano, sì, si travestono, sì, festeggiano, sì. Ma incontrando una bellezza.

Dopo, probabilmente, a casa loro, sabato, usciranno comunque, vestiti da fantasmi o da mostri, a fare dolcetto-scherzetto.
Ma intanto, qui, avranno incontrato un'alternativa.

Non male, no?
Meglio che niente.



1 commento:

  1. Non ho mai capito cos'hanno i prof. contro halloween X) però bella questa cosa dell'alternativa, davvero bella.

    F.

    RispondiElimina