martedì 16 ottobre 2012

Della necessità delle persone

Oggi, che é ricominciata la scuola vera dopo la settimana di receso, io mi sono accorta di una cosa, importantissima.

Infatti stamattina quando è suonata la sveglia, che erano le cinque e venti, al momento ho pensato (se di pensiero si può parlare alle cinque e venti del mattino, soprattutto nel mio stato comatoso che molti dei miei 25 lettori conoscono): oddìonó.
(L'ho pensato, letteralmente).
Poi, tra le nebbie del sonno, mi sono improvvisamente ricordata che oggi ricominciavo a far lezione.
In classe.
Coi ragazzi.

E questo mi ha confortato. E ho pensato: oh, allora sí.
Mi é apparso con una chiarezza e una lucidità disarmante quanto mi sono necessari, gli altri, sempre. Perché io possa essere me.

(Poi sì, é vero, avete ragione, potrei dire la stessa cosa dei colleghi...peró, non so, coi ragazzi è più facile. E poi rimane il fatto che faccio la professoressa, di lavoro, mica la collega, no?)


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