venerdì 26 ottobre 2012

Due su tre

Sto correggendo i temi di terza media e non riesco a correggerne più di tre o quattro al giorno.
Una traccia era su una citazione tratta dal diario di Anna frank, sulle parti di sé, del proprio carattere, che si ha a volte paura a mostrare per paura del giudizio degli altri.
Un'altra era su una citazione di N.Ginzburg sull'adolescenza, su come sia il tempo in cui ciò che accade fuori di casa diventi molto più interessante di quello che accade in casa.

Lucas, che ultimamente non fa che collezionare insufficienze in tutte le materie e in classe é molto schivo e silenzioso, dopo aver descritto una realtà famigliare agghiacciante, di litigi e violenze, scrive:
Quindi non sono d'accordo. Non é vero che a me non interessa quello che succede a casa mia. Anzi. Io a casa vorrei non stare mai proprio perché quello che accade in casa mi interessa così tanto che cerco di stare fuori il più possibile, così non ci penso.
Ma tanto é inutile. Perché anche quando sono a scuola o a casa di amici, l'unica cosa a cui riesco a pensare é che la mia famiglia tra poco non ci sarà più.

Un tema su due tra quelli che correggo sono così (o quasi).
Dopo tre o quattro di temi così, ho bisogno di alzare la testa e vedere qualcosa di bello.
Qualcosa da poter portare in classe lunedì, per dire a Lucas e ai suoi compagni che ne vale la pena, sempre, anche dentro il dolore o la fatica, sempre. Davvero, sempre.

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