mercoledì 14 novembre 2012

Cose che non cambiano. Mai.

Ci son cose che non cambiano, davvero. Sono internazionali e attraversano i decenni e fors'anche i secoli senza fare una piega.

Stamattina, ad esempio, in una supplenza che avevo in prima media, ho assistito a una gara di aereoplanini di carta. Ovviamente ho dato il mio contributo, suggerendo, piegando, controllando l'assetto della meravigliosa creatura di carta.

Alla fine ha vinto quello di David, che, davvero, era stratosferico, che non l'ho fotografato perchè ero in classe e non potevo, ma, vi assicuro, era una vera opera d'arte, che aveva anche disegnato il suo logo sulle ali e gli alettoni e poi volava in maniera straordinaria: scivolava in alto, poi curvava a sinistra e planava a metri di distanza che era un piacere vederlo.

Che poi alla fine mi chiedevo: ma chi li avrà inventati, per primo, gli aereoplanini di carta?

1 commento:

  1. La fortuna di aver avuto un papà aeromodellista: lui lavorava i modelli con la balsa, e di tanto in tanto si "abbassava" a piegare aeroplani di carta con me. Due modelli base: il "lunga distanza" (che lanciavo dal balcone e planava tipo in Ungheria) e "l'acrobatico" (che si attorcigliava su se stesso in magnifici tonneaux).

    Grazie, per un attimo ho sentito il peso leggero di quelle creature tra le mani.

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