sabato 17 novembre 2012

AAA. cercasi cura miracolosa, sono un caso irrecuperabile

Avevo già provato qualche giorno fa con l'iPhone.

Nella fattispecie ci avevo versato sopra una tazzina di caffè.
Dopo qualche ora di smarrimento per cui l'iPhone ha creduto che io usassi degli auricolari-fantasmi, il fedele amico si é ripreso.

Ovviamente il mio istinto autodistruttivo non era soddisfatto.Così stasera é tornato all'attacco.


Questa volta la vittima designata é stato l'ipad (nuovo di zecca, comprato tipo due settimane prima di partire e fedelissimo e insostituibile strumento di comunicazione e lavoro di questi mesi).


Ovviamente questa volta il danno é stato non trascurabile.

Il sacro oggetto é infatti caduto di faccia, dal tavolo.
Funziona, miracolosamente, ancora.
Ma lo schermo é gravemente ferito.
Gravemente, sottolineo.

Il problema è che in questo paese drammaticamente dimenticato forse non da Dio ma sicuramente dal buon senso e dalla pop music non esistono gli Apple store.
Non.
Esistono.
Porca miseria.

Quindi.
Io ora verserò tutte le mie lacrime più amare per almeno un paio di giorni.

Poi il piano è il seguente: lunedì mattina supplicherò Jhonn (il responsabile informatico della mia scuola- n.d.a. ) di trovarmi una soluzione. Offro un rene in cambio.

[piesse: per le prime 4 o 5 ore dal terribile incidente ho provato a dirmi: ila, coraggio, non farne un dramma: é solo una cosa. Solamente una cosa. Ma non ha funzionato. É che non é vero: un iPad non é solo una cosa. É un iPad, porca miseria!]

[pipiesse: per consolarmi stasera Luz Angelica mi ha insegnato come si prepara un vero mojito. Una bomba. Se non riesco a riparare l'ipad posso dunque eventualmente darmi all'alcol]

(Mamma, sto scherzando, eh)

1 commento:

  1. ...la tecnologia è vita...
    mi hanno rovesciato un ginseng sull'iphone nel mio bar "solito" ho fatto praticamente ricvoverare la cameriera...

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