martedì 6 novembre 2012

Roba che comunque

Ho degli amici che sono straordinari.
No, di più.
Che se vi racconto tutto l'ambaradam per riuscire a (cosa non ancora ottenuta, ma ci stiamo lavorando) iscrivermi al concorso, rimango tutto il giorno qui a raccontarvi e mi viene il nervoso.

Che, per dire, prendete pure la procedura che voi stessi o amici barra conoscenti hanno dovuto fare per (semplicemente) iscriversi al test pre-selettivo in questione, poi moltiplicate pure tutto per dieci o anche per venti, fa lo stesso.
Otterrete quello che sto passando io, che in Colombia per fare una fotocopia o stampare un documento ci vogliono almeno almeno un paio d'ore e una lunghissima trafila di carte da timbrare, compilare, ritimbrare.

Detto questo, farò la notte in bianco, aspettando il codice di conferma che dovrebbe arrivarmi via mail dall'Italia, sempre che quell'angelo di Luca (che ringrazio pubblicamente e a cui devo quanto meno una birra al mio rientro in Italia se non una cena o anche un monumento) riesca a fare la richiesta per mio conto in una scuola statale.

Roba che comunque ti passa la voglia, davvero, di andare a insegnare nello stato.
Roba che comunque non è sufficiente a far dire: lascio perdere, perché sarebbe stupido.
Roba che comunque, anche una volta iscritta, non è nemmeno detto che io possa partecipare da qui, che l'ambasciata ancora non ci ha risposto, in merito.
Roba che comunque, anche se dovessi riuscire a iscrivermi e poi perfino a partecipare, le reali possibilità di passare sono così irrisorie da sembrare ridicole.

Roba che comunque i miracoli esistono.
Motivo per il quale io non demordo.
Preparerò una caffettiera da sei e mi metterò ad aspettare.
Che non si dica che non ho combattuto onorevolmente, almeno.

1 commento:

  1. Roba che comunque stiamo facendo (io inizierò dopo che metto i bimbi a letto) la sera prima del termine ultimo d'iscrizione.
    R.

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