mercoledì 26 settembre 2012

Alcune precisazioni

Dato che un po' di gente me lo sta chiedendo, chiarisco alcune cose riguardo al mio lavoro qui.
Ordunque.

Io insegno in un collegio che si chiama A.Volta.
É un collegio italo-colombiano, privato.
La scuola offre: prescolare (che é la nostra scuola materna), elementari, medie, liceo scientifico.
Quindi l'istituto nel complesso é molto grande.
Di fatto, gli alunni del collegio fanno due scuole in una: da una parte fanno il percorso scolastico colombiano (storia, lingua, letteratura spagnole etc), e in più quello italiano (storia, lingua, letteratura italiane etc...). É anche per questo che fanno 7 ore di lezione al giorno...

Chiederete: e perché i colombiani dovrebbero sottoporsi a una tale tortura?
La faccenda sta in questi termini: il sistema scolastico colombiano statale é terrificante. Ma terrificante proprio. Cioè, nemmeno lo potete confrontare con la scuola italiana peggiore che potreste avere in mente.
Quindi, appena possono (economicamente parlando), i colombiani che appena appena riescono, mandano i figli in una scuola privata, che almeno imparano a leggere e a scrivere, per dire.
In particolare le scuole bilingue sono decisamente ambite, perché nella testa dei colombiani sono un'opportunitá di fare l'università all'estero e, quindi, poi, di trovare un buon impiego e quindi, poi, di diventare ricchi, diciamo.

Ecco spiegato perché un colombiano si iscrive a un collegio bilingue italiano.

Detto questo, un collegio bilingue, é, appunto, bilingue.
Io le mie materie le insegno in italiano e i programmi che svolgo sono identici a quelli richiesti dal ministero per una scuola italiana. Leggo Dante, al liceo, ad esempio.
Ovviamente ci sono alcune differenze, ad esempio di liceo qui fanno 4 anni, non cinque.

Comunque.
Io ho una cattedra di 19 ore, così distribuite:
5 ore di italiano in terza liceo (che corrisponde alla nostra 4)
5 ore di italiano in seconda liceo (che corrisponde alla nostra 3)
1 ora di storia dell'arte in terza liceo e 1 ora di storia dell'arte in seconda liceo.
4 ore di italiano, più due di storia, più una di geografia, in terza media.


Tutte le ore che faccio le faccio in italiano. E anche i ragazzi parlano ( più o meno bene) e scrivono (più male che bene) in italiano. É uno degli obiettivi del percorso, che sappiano bene l'italiano alla fine del 

liceo, anche se ovviamente per loro resta la seconda lingua. Nonostante questo ce ne sono alcuni che ortograficamente , ad esempio, sono più corretti di...non so, per dire...no, va bene, occhei...non faccio nomi..., ciascuno dei miei ex alunni italiani si faccia per benino l'esame di coscienza ortografico, che é meglio.

Domande?

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