mercoledì 12 settembre 2012

de agenda scolastica (spunti di riflessione)

Da queste parti, per i miei studenti, la scuola funziona così:
 7 ore al giorno di lezione, dal lunedì al venerdì.
suddivise in questo modo:
- dalle sette e dieci alle dieci, le prime tre ore
- 15 minuti di "intervallo"
- dalle 10. 15 alle 11.45 la cosiddetta "ora larga", che in realtà è una lezione che dura un'ora e mezza.
- poi altre due ore di lezione "normali"
- un'ora di pausa pranzo
- ultima ora di lezione dalle 14.20 alle 15. 30 del pomeriggio.

Questo significa almeno due cose:
primo: che a mezzogiorno i miei studenti sono a scuola da ormai già 5 ore, ma ne hanno davanti altre 3 e mezza, il che significa che non ne possono già più e, per quanto disciplinati e volenterosi possano essere, le ore attorno al pranzo, e quella subito dopo, sono letteralmente massacranti (per loro, certo...e anche per chi deve fare lezione).

secondo: che i pobrecitos escono da scuola alle tre e mezza passate, il che vuol dire che non sono a casa prima delle quattro- quattro e mezza, il che vuol dire che non iniziano a studiare prima delle cinque, il che vuol dire che hanno pochissimo tempo per studiare, anche perchè si presuppone che facciano anche altro (giocano a calcio, ballano la salsa e via dicendo) e soprattutto qui la giornata, come massimo alle dieci e mezza termina, anche perchè la mattina eccetera eccetera, ho già detto, a tal proposito, e inoltre tenendo conto che per il giorno dopo dovrebbero prepararsi per sette materie...insomma, fate un po' i conti anche voi e poi ditemi.

Motivo per il quale a me sembra che questa organizzazione non è che sia proprio d'aiuto agli alunni in questione...
(oltre a non esserlo per chi entra in classe).

Quasi tutte le scuole, qui, funzionano così, mica solo la mia, eh.

Bhà.
Non chiedetemi spiegazioni, a me non ne hanno date, per ora.


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