mercoledì 26 settembre 2012

piccolo manuale di lessicologia sudamericana (parte seconda)

lezione 2.

Oggi in classe, seconda liceo, lezione sull'arte paleocristiana.
Basiliche, Mausolei, blablabla...e...battistero.

Spiego, non do nulla per scontato, inizio a raccontare come si battezzava anticamente, con l'immersione completa nella vasca e quindi il battistero era un luogo così grande perchè ci doveva stare la vasca e via dicendo blablabla....

A un certo punto mi accorgo che mi guardano strani.
Chiedo cosa non si capisce.

Mi rispondono che il problema è con la parola cristiani.
E che anche oggi i cristiani si battezzano così.
Non capisco, chiedo: ma qui i bambini li tuffano in una vasca per battezzarli?
Mi spiegano che i cristiani, il battesimo, lo prendono da adulti...
Io continuo a non capire o per lo meno a rimanere piuttosto perplessa.

Poi mi si accende una lampadina.
Chiedo, trovo conferma.

Il punto è questo: in Colombia è pieno zeppo di cristiani, sì.
Il punto è che per la maggior parte non sono cattolici ma protestanti.
E i protestanti, sì, la maggior parte, il battesimo qui lo ricevono da adulti.

Ancora una volta mi sorprendo di quanto poco valore o attenzione, spesso, diamo alle parole.
Io uso la parola cristiani come sinonimo di cattolici da così tanti anni e in maniera così sconsiderata che dovevo finire in Colombia per ricordarmi che c'è differenza.
E non una differenza trascurabile.

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