giovedì 13 settembre 2012

cose che quando ci sono non te ne rendi conto e dopo, invece, son problemi

La mia adorabile famiglia mi ha spedito un pacco.
Mica roba anomala, eh.

Un semplice pacco postale.
Contenente, perlopiù, libri. E qualche misero capo d'abbigliamento.
Cose che non ci stavano in valigia e pesavano troppo e quindi è semplice, no?, ti dici: vabbè, queste cose me le faccio spedire. Che problema c'è?

E infatti.
Non è un problema, no.
E' un cataclisma.

Primo inconveniente: in Colombia non esiste la posta.
Non.
Esiste.
La.
Posta.

sì, avete capito bene.
Per dire: nelle case ci son mica le caselle della posta. No. Nemmeno nei palazzi, per dire.
Perchè?
Perchè in Colombia NON ESISTE LA POSTA.

E occhei.
Però ci sono una serie di aziende tipo Dhl e simili che più o meno (e a costi assurdi), fanno più o meno quel servizio lì.

Il punto è che in Colombia le cose semplici o facili non esistono.
Allora vabbè, cerco di sintetizzare:

-i miei vanno in posta (in Italia) e spediscono il pacco.
- passano 20 giorni, niente all'orizzonte.
- finalmente arriva una lettera all'indirizzo in cui sarebbe dovuto arrivare il pacco.
- la lettera dice: devi pagare 18.000 pesos (circa 10 euro) e dopo chiami questo numero e dopo prepari questi documenti e noi ti portiamo il pacco a casa.
- occhei, ti dici.
- vai in banca per pagare i 18.000 pesos.
- ma in banca ti dicono che lì non li puoi pagare, devi andare nella tal altra banca.
- allora vai nella tal altra banca.
- solo che i computer al momento non vanno.
- allora tu aspetti, sperando che i computer ricomincino a funzionare.
- finalmente i computer funzionano e tu paghi i 18.000 pesos.
- componi il numero che c'è sulla lettera e una voce registrata ti dice che il numero è inesistente.
- allora cerchi in internet e trovi un altro numero.
- chiami il numero trovato in internet e una signorina gentilissima ti dice che devi chiamare un altro numero.
- allora tu chiami un altro numero.
- finalmente ti risponde la persona giusta e ti accordi sul giorno di consegna a domicilio del pacco in questione.
- dopodichè preghi ardentemente che quel giorno vada tutto liscio.

il giorno in questione è questo sabato.
se va tutto bene e riesco finalmente a mettere le mani sui miei libri, credo farò due cose:
mi informo sul santo protettore delle spedizioni e accendo un cero, ringraziando, già che ci sono, di avermi preservato dal (quasi inevitabile) esaurimento nervoso che una trafila di questo tipo avrebbe potuto produrre nella sottoscritta; dopodichè, con le energie rimaste vi racconto di quella volta, poche settimane fa, in cui ho dovuto fare il visto per venire qui a lavorare.

[consiglio: se a qualcuno di voi (25 lettori eccetera eccetera) venisse mai l'idea di spedirmi qualcosa, il mio spassionato consiglio è: o mi procurate dello xanax oppure, per favore, cominciate da subito ad addestrare piccioni viaggiatori, non vedo altre possibilità, al momento]


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